mercoledì 13 marzo 2019

Evento per il 75 ANNIVERSARIO

TREKKING DI MIO NONNO: ROMA AI TEMPI DELLA RESISTENZA
IL PERCORSO
|lunghezza: circa 12 km a piedi (ci muoveremo anche con i mezzi)
|tipo di terreno: percorso cittadino in assenza di dislivello
|durata escursione: 7h
|livello di difficoltà: turistico, per tutti (ma camminiamo un pò…)
Eh si! Quello nell'immagine è proprio mio nonno: Raffaele Zicconi. Era
un prigioniero ed è morto nella giornata dell'Eccidio delle Fosse
Ardeatine, oggi 24 marzo, ma dell'anno '44. E' lì che fu ucciso, prelevato
dalle carceri dove era rinchiuso per l'opposizione al pensiero del tempo.
Mio nonno.
Dopo tanto tempo, mentre il ricordo piano piano sbiadisce e tutto
assomiglia sempre più ad una logora fotografia ingiallita di quando le
fotografie costava pure farsele... bene, proprio a quel punto, quando
tutto pare doversi perdere tra le nebbie dell'oblio, in quel preciso
momento, avviene il miracolo! E la memoria può ancora gioire. Ve lo
racconto.
Massimo, mio cugino è lì che mette ordine nella cantina di Ester, la
moglie di nonno (la mia nonnina!), che nel frattempo se ne era andata
via da questa terra pure lei. Dentro uno scatolone, tra scartoffie e
aggeggi di un passato lontano, l'incredibile sorpresa! Lettere. Lettere dal
carcere. Le lettere che nonno spediva dal carcere a nonna, per
raccontarle come stesse andando. Lettere bellissime, roba d'amore e
solitudine, terrore e speranza. Lettere struggenti col racconto della mesta
fine di un sogno (rimandato) di libertà. Lettere che parlano di donne e
uomini ai tempi della Resistenza, di cosa era Roma in quel cupo periodo
e di come la funesta storia si mischiava con la quotidianità di chi cercava
di andare avanti come meglio poteva, mantenendo l'ideale di un mondo
differente. Mio cugino ha radunato tutto! Ha messo ordine in queste
incredibili testimonianze bisunte, catapultate su questa terra da tempi
oscuri, scritte col mozzicone di una matita a raffigurazione di un destino
rotto da chi aveva visione avversa, ma anche testimonianza definitiva di
come andarono le cose. Non fosse per lui, per mio cugino, neanch'io
avrei un'idea così precisa di quei fatti.
Visto che oggi è proprio quella data lì, mi è venuto in mente di
raccontarvi questa storia, la storia di Raffaele Zicconi e di Ester, sua
moglie, attraverso i luoghi della Resistenza, raccontati nelle lettere dal
carcere.
CAMMINEREMO PER ROMA E STAREMO INSIEME DURANTE LA
GIORNATA, VISITEREMO I LUOGHI DI 75 ANNI FA, GUIDATI QUESTA
VOLTA NON DA ME, MA DALLE STESSE PAROLE DI MIO NONNO.
Le sue lettere ci faranno compagnia lungo un TREKKING URBANO e
attraverso le indicazioni che lì dentro troveremo, percorreremo quei
giorni ancora una volta, cercando di capire come fosse Roma ai tempi
della Resistenza, come si vivesse e con che aspettative i nonni di tutti noi
affrontavano le loro vite. E lo faremo non perché abbiamo paura di
dimenticare chi siamo;
ma per la voglia di rivivere le emozioni di quella gente che pur con poco
a disposizione, ha reso possibile che noi oggi potessimo coltivare il
migliore tra i pensieri sociali che possa frullare nella testa di uomo:
DEMOCRAZIA."
Attrezzatura: scarpe da passeggio comode,
abbigliamento comodo. Pranzeremo in giro per
Roma insieme, chi vuole può portare il pranzo al
sacco.
Escursione guidata 12€ a persona; per i ragazzi è
gratis.
Appuntamento: domenica 24 marzo ore 9.30 a
Piazza Ledro nr 7, Roma.
È necessario un biglietto della metro 😉
Referente tecnico: Marco Zicconi, guida
ambientale escursionistica professionale AIGAE.
tel.: 3498351380 (anche per le informazioni).
I POSTI SONO LIMITATI E LA PRENOTAZIONE
TELEFONICA O WHATSAPP È ASSOLUTAMENTE
OBBLIGATORIA.

lunedì 28 gennaio 2019

Pietra d'inciampo in memoria di Luigi Pierantoni

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/19_gennaio_05/pietre-d-inciampo-gaffe-ii-municipio-poi-scuse-figlio-martire-b5dc5126-105a-11e9-979d-2767d72e669d.shtml

EVENTO PER ANNIVERSARIO STRAGE

https://www.facebook.com/events/255079162053875/?ti=as

lunedì 25 aprile 2016

25 aprile 2016

Caro Nonno, so che poco prima di farti fucilare avrai trovato l'unica consolazione nell'immaginarci un giorno liberi. Potevi evitare. Oggi 2016 c'è un burattino celebroleso a guidare il governo. No questo non è il problema, non è che siamo stati abituati meglio in questi anni, ma avresti mai detto che non lo abbiamo eletto, che non abbiamo più votato e che il suo curriculum vanta la comparsa alla ruota della fortuna? Per il resto la tua cara patria è stata svenduta nuovamente ai tedeschi sul piano politico, ed ad ogni tipo di invasore su quello economico: petrolieri, multinazionali, camorra, mafia e ndrangheta. Infine gli italiani. La solita massa di pecore,  ipocriti, vigliacchi.  Rassegnati ad essere sottomessi, che svuotano le urne e riempiono i centri commerciali.  Caro nonno ti fossi fatto i cazzi tuoi magari ti avrei conosciuto tanto per questa gente non c'è speranza. Buon 25 aprile. 

lunedì 14 marzo 2016

PRESI A CASO - FILM SULL'ECCIDIO DI VILLADOSE IL 257471945

21 furono le vittime, tra i 14 e i 70 anni, cadute sotto il fuoco tedesco durante il rastrellamento di Ceregnano e l’eccidio di Villadose del 25 aprile 1945. Rimangono oggi i luoghi della tragedia e le testimonianze di chi quella tragedia l’ha vissuta in prima persona. Una ricostruzione non facile, per l'esiguità della bibliografia esistente e la mancanza di un riconoscimento istituzionale a vittime che dovrebbero vivere nella riconoscenza della propria nazione. Su invito dell'Associazione culturale Voci per la Libertà, PRESI A CASO racconta la vicenda attraverso la Dichiarazione universale dei diritti umani (1948) - legislazione successiva ai fatti - con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. L’eccidio allaccia anche il dialogo con i giovani di Villadose che hanno conosciuto la vicenda a scuola tramite una drammatizzazione teatrale nel 2002 ed una raccolta di testimonianze dei loro nonni 2005, frutto dell'impegno di insegnanti e del Comune di Villadose. Restano oggi pochi punti fermi: quel 25 aprile pioveva, 21 persone venivano uccise, 23 famiglie dovevano sopportare il dolore più grande, l’umanità si copriva di vergogna. Un eccidio senza motivo e senza diritto, per la presunta morte un tedesco, nella certezza di una rappresaglia che se nell’ovvietà non fu supportata moralmente, non lo fu neppure giuridicamente, come afferma nel documentario Domenico Gallo, magistrato e consigliere della Corte di Cassazione: il diritto di rivalsa non poteva allora - e non può oggi - toccare la vita della persona.

> PRODUZIONE >

Il film è sostenuto dai Comuni di Villadose e Ceregnano, CGIL Rovigo, ex amministratori PCI-PDS-DS del Comune di Villadose, Archivio di Stato di Rovigo, Amnesty International Italia.http://presiacaso.wordpress.com/

http://www.facebook.com/presiacaso/

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